Restituisce il nome del programma chiamante del programma che lo usa.

11-01-2009 E' la messa in bella copia del mio precedente §CALLER.

E' la soluzione ante api, a dispetto dei complicatori. Nasce da una buona conoscenza del comportamento del sistema nei confronti dei messaggi e si basa sul fatto che il messaggio inviato al programma chiamante, non appena depositato in joblog, incorpora il nome del ricevente. Puo' quindi subito essere riletto per estrarne il nome incorporato.

Nato per permettere ad un chiamato di conoscere chi lo chiama, e quindi di diversificare i comportamenti, senza richiedere ulteriore scambio di parametri con il chiamante.

Cerca il programma richiesto nella lista di chiamata corrente e restituisce un flag di errore se il programma non esiste o e' gia' in lista.

Chiama l'esecutore comandi QCMD con l'autorita' del proprietario del command processing program dell'utility.

Per evitare di collegarsi con un utente autorevole ogni volta che serve una autorita' superiore a quella del profilo usato abitualmente, basta chiamare un programma di proprieta' dell'utente autorevole concesso in uso al proprio profilo. Il programma esegue solo una "CALL QCMD" con l'autorita' superiore.

Il comando JCMD evita il fastidio di digitare una call ed e' chiamabile anche da una stringa batch.

Contiene un esempio semplice di applicazione resistente alle cadute del terminale.

Per la prova e' indispensabile un nome terminale fisso: quindi niente QPADEV.... Per provare la resistenza alla caduta, scrivi tre record nel fisico con chiavi AAA, BBB, CCC e descrizione a piacere. L'esempio di programma resistente e' un video guida che chiama un video modifica. Per provare chiama JWWD1 e, mentre attende a video, chiudi la sessione di emulazione con la X in alto a destra. Riesegui il collegamento con lo stesso nome di terminale e verifica che viene riproposta l'ultima emissione.

Ricordo un sistemista IBM, pioniere del 38, Ruggero Borgonovo, in visita di lavoro al mio secondo 38 nel 1981. Per affascinare noi neofiti, riferiva di una navigazione sua e di suoi colleghi sul mainframe che allora supportava i loro sfrugugliamenti verso i misteriosi ed inarrivabili laboratori dove tutto era gia' noto... Raccontava dunque di un cul de sac in cui si erano infilati e di come lo avevano abbandonato spegnendo il terminale alla disgraziata. Qualche giorno dopo, timidamente, avevano riacceso il terminale ribelle e... magia: la videata abbandonata si era implacabilmente ripresentata a disdoro dei poveri sistemisti.

Sistemista non era un povero mancato programmatore. All'epoca il termine definiva il superanalistaprogrammatore IBM che godeva di grandi esperienze, capacita' e notizie sui prossimi sviluppi del sistema. Per intenderci, sistemisti erano stati i grandi della prima ora: Torriani, Moioli, Ortensi e Meani della Datasys e Molinelli e Lavazza della Cata Informatica. Sistemisti erano anche i mitici Del Bravo, Cattaneo e Corno che non si staccarono mai dall'IBM.

Un giorno in metropolitana il mio vicino di posto mi apostrofo' perche' nella pagina aperta del mio manuale rpg sul mio PC spiccavano ROLLUP e ROLLDOWN invece che PAGEDOWN e PAGEUP! Si presenta come Luciano Garibaldi, pensionato IBM. Mai sentito, gli dico. E lui mi risponde: sistemista, della seconda linea, dopo Del Bravo e gli altri. Pronta intesa, come vecchi colleghi, e perdono della sgarberia da modernista.

Controlla per i programmi della libreria esaminata la presenza in lista librerie degli oggetti referenziati.

Stampa quindi l'elenco dei riferimenti ad oggetti che non esistono in lista librerie.

Partecipando di rinforzo a Roberto Tempesti al thread iniziato da Lover DSPPGMREF per gli oggetti *PGM non esistenti per puntiglio ho realizzato l'utility richiesta con i miei criteri (api solo se costretto). Vista l'improvvisazione, resta da aggiungere qualche regola di scarto delle righe piu' palesemente inutili.

Segnala al video o alla joblog la propria mancanza.

In realtà, per svolgere la propria funzione di segnalazione, il programma viene duplicato assumendo il nome di un programma previsto ma non ancora pronto. Tramite la lettura della propria program status data structure il programma è sempre in grado di conoscere il proprio nome e così di segnalare l'assenza del programma titolare.

Esegue i due comandi ricevuti in input

Nato per eseguire con un solo comando Lista Librerie e Creazione di oggetto. Risolve il problema di compilazione RDI che sottomette un solo comando.

Controlla esistenza PGM e HTML omonimo

Riceve Programma e Libreria. Se esistono il programma e il video HTM corrispondente, restituisce il testo del programma o il testo di errore. Se non esiste uno dei due, restituisce errore. Serve a testare che un programma possieda un omonimo file HTML in un indirizzario omonimo della libreria del programma.

Controlla la validita' formale del nome ricevuto

Permette di validare un nome ricevuto prima di usarlo.