Where allowed to run: All environments (*ALL) Threadsafe: No |
Parameters Examples Error messages |
www.neroni.it/NERONI2/JDUPDB.NERONI2.HTML
Duplica un file fisico e tutti i logici soprastanti da una libreria datrice ad una ricevente.
I logici basati su piu' file fisici non vengono presi in considerazione.
Se richiesto il cambio di prefisso nei nomi, il cambio di ciascun nome avviene solo se il nome contiene il vecchio prefisso. Altrimenti il nome resta inalterato.
Il tool funziona anche su un fisico senza logici.
Pur essendo nato per creare database inizialmente vuoti e di servizio per procedure di qualche complessita', per cautela nei confronti di un uso diverso, il tool muove dalla libreria ricevente alla libreria di servizio JDUPDBSAV i file eventualmente preesistenti rinominandoli con un progressivo ma scrivendo nel testo data e ora di spostamento e libreria/oggetto originale.
Nota: Il tool sporca il sistema con una libreria di transito JTMPnnnnnn, dove nnnnnn e' uguale al numero del job esecutore, che perde di validita' alla chiusura del job che l'ha creata. Le librerie di questo tipo possono essere rimosse automaticamente da un job schedulato periodicamente JTMPDLT LIB(*ALL)
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Keyword | Description | Choices | Notes |
---|---|---|---|
BASPF | Basic physical file | Name | Required, Positional 1 |
TOLIB | To library | Name | Required, Positional 2 |
FROMLIB | From library | Name, *LIBL | Optional, Positional 3 |
PFXBFR | Prefix before renaming | Name, *NONE | Optional, Positional 4 |
PFXAFT | Prefix after renaming | Name, *NONE | Optional, Positional 5 |
DETAIL | Messages detail | *MAX, *MIN | Optional, Positional 6 |
REFPGM | Reference program for messages | Name, *CPP | Optional, Positional 7 |
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Nome del file fisico portatore di un grappolo di file logici da duplicare (fisico e logici) da una libreria datrice ad una libreria ricevente cambiando eventualmente il prefisso dei nomi.
Il valore e' obbligatorio.
Valori permessi:
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Nome della libreria ricevente della duplicazione.
Puo' essere uguale alla libreria datrice solo se e' richiesto anche il cambio di prefisso.
Il valore e' obbligatorio.
Valori permessi:
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Il nome di una libreria esistente e contenente il file fisico datore.
Valori permessi:
Valori speciali:
Il file fisico datore verra' cercato nella lista librerie corrente.
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Durante la duplicazione del database, tutti i file duplicati che hanno la prima parte del nome originale uguale a questo prefisso vecchio vengono rinominati col prefisso nuovo.
Per ottenere il cambio di prefisso occorre specificare sia il prefisso vecchio che quello nuovo.
Valori permessi:
Il prefisso vecchio deve coincidere con la parte iniziale del nome del file fisico di base.
Valori speciali:
I file duplicati conservano il nome originale.
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Durante la duplicazione del database, tutti i file duplicati che hanno la prima parte del nome originale uguale al prefisso vecchio vengono rinominati con questo prefisso nuovo.
Per ottenere il cambio di prefisso occorre specificare sia il prefisso vecchio che quello nuovo.
Valori permessi:
Valori speciali:
I file duplicati conservano il nome originale.
Permesso e richiesto solo se anche il vecchio prefisso vale *NONE.
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Per minimizzare i messaggi informativi e di completamento troppo numerosi quando il comando viene chiamato, ad esempio, dentro un programma CL in un contesto gia' affollato, permette di scegliere l'emissione messaggi massima o minima.
L'opzione non influisce sull'emissione di messaggi diagnostici e di stato.
Valori permessi:
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Nei tool complessi a piu' livelli, il presente parametro compare in tutti i comandi di interfaccia dal primo all'ultimo dei chiamati in cascata e permette di condividere il programma di riferimento al cui chiamante verranno spediti i messaggi emessi da tutti i tool coinvolti.
Il programma di riferimento e' il command processing program del tool di cappello che in cascata chiama tutti gli altri. Il cappello, dopo aver riempito con il proprio nome il parametro "programma di riferimento", lo passa anche ai tool chiamati che lo utilizzano per spedire i propri messaggi.
Valori permessi:
I messaggi emessi dal programma corrente saranno indirizzati al chiamante del programma di riferimento, preferibilmete un video comandi.
Utile quando il comando corrente e' chiamato da un altro comando con il quale condivide il presente parametro.
Valori speciali:
I comandi da questo chiamati (e che prevedono lo stesso parametro) faranno riferimento al programma corrente e i messaggi emessi da tali programmi saranno indirizzati al chiamante del programma corrente.
Utile quando il comando corrente e' il primo chiamante da un video comandi e a sua volta chiama altri tool condividendo il presente parametro.
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Esempio 1: Duplica il file fisico JCLNPFOD e il suo logico 1 nella libreria DUPLICATI conservando i nomi
Si riportano comando e log ottenuto in esecuzione.
> JDUPDB BASPF(JCLNPFOD) TOLIB(DUPLICATI) Nome libreria temporanea JTMP165248 JDUPDB BASPF(JCLNPFOD) TOLIB(DUPLICATI) FROMLIB(NERONI2) PFXBFR(*NONE) PFXAFT(*NONE) DETAIL(*MAX) REFPGM(JDUPDBC) Duplicato logico NERONI2/JCLNPFOD1 in JTMP165248/JCLNPFOD1 Fisico NERONI2/JCLNPFOD duplicato in JTMP165248/JCLNPFOD . Duplicati 1 logici su 1. Nome invariato per 0 file Mossi 2 oggetti da libreria JTMP165248 a libreria DUPLICATI Duplicato fisico NERONI2/JCLNPFOD in DUPLICATI/JCLNPFOD con 1 logici su 1
Si osservino i messaggi informativi a documentazione dell'esito.
Se si richiede solo il messaggio di completamento finale, il log si presenta come segue. I messaggi diagnostici non sono influenzati dalla scelta DETAIL(*MIN)
> JDUPDB BASPF(JCLNPFOD) TOLIB(DUPLICATI) DETAIL(*MIN) Duplicato fisico NERONI2/JCLNPFOD in DUPLICATI/JCLNPFOD con 1 logici su 1
La modalita' e' utile se si chiama il comado da un programma CL e si vuole diminuire l'impatto della messaggistica.
Esempio 2: Duplica il file fisico JCLNPFOD e il suo logico 1 nella libreria DUPLICATI cambiandone i nomi in ZZ
Si riportano comando e log ottenuto in esecuzione.
> JDUPDB BASPF(JCLNPFOD) TOLIB(DUPLICATI) PFXBFR(JCLNPFOD) PFXAFT(ZZ) Nome libreria temporanea JTMP165451 JDUPDB BASPF(JCLNPFOD) TOLIB(DUPLICATI) FROMLIB(NERONI2) PFXBFR(JCLNPFOD) PFXAFT(ZZ) DETAIL(*MAX) REFPGM(JDUPDBC) Duplicato logico NERONI2/JCLNPFOD1 in JTMP165451/ZZ1 Fisico NERONI2/JCLNPFOD duplicato in JTMP165451/ZZ . Duplicati 1 logici su 1. Nome invariato per 0 file Mossi 2 oggetti da libreria JTMP165451 a libreria DUPLICATI Duplicato fisico NERONI2/JCLNPFOD in DUPLICATI/ZZ con 1 logici su 1
Si osservino i messaggi informativi a documentazione dell'esito.
Esempio 3: Tenta la duplicazione per sostituire un database preesistente ma non corrispondente a quello originale
Si riportano comando e log ottenuto in esecuzione.
> CRTPF FILE(DUPLICATI/XXXX) RCDLEN(10) File XXXX creato nella libreria DUPLICATI. Membro XXXX aggiunto al file XXXX in DUPLICATI. > JDUPDB BASPF(JCLNPFOD) TOLIB(DUPLICATI) PFXBFR(JCLNPFOD) PFXAFT(XXXX) Il preesistente fisico duplicato ha livello o attributo diverso dall'originale Nel comando JDUPDB e' stato trovato un errore.
Si osservino i messaggi informativi a documentazione dell'esito.
Si osservi il secondo livello del messaggio diagnostico.
Ulteriori informazioni sui messaggi ID messaggio . . . : JDB0107 Gravita'. . : 00 Tipo di messaggio : Diagnostica Data invio . . . . : 10/12/18 Ora invio . : 15:26:45 Messaggio . . . : Il preesistente fisico duplicato ha livello o attributo diverso dall'originale Il fisico duplicato "DUPLICATI/XXXX" preesiste ed ha livello "2F8FAE0AE0A43" e attributo "*PF", diversi da livello "4A30639A2ED95" e attributo "*PF" del file fisico di base "NERONI2/JCLNPFOD".
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